Indomita e Lavops insieme per la “terapia dell’emozione”
Bilancio più che positivo per la seconda edizione del progetto ideato dall’Indomita Valtellina River e realizzato con la preziosa collaborazione di Lavops. “La Terapia dell’Emozione” anche quest’anno ha consentito di far vivere l’ebbrezza di una discesa in gommone lungo le rapide dell’Adda, nel tratto compreso fra Piateda e Castione Andevenno, a numerosi disabili fisici e psichici provenienti da diverse località di Valtellina e Valchiavenna, ma anche da fuori provincia: da Brescia, Bergamo e Alto Lario. Un’occasione sì di svago e di divertimento, ma anche un momento importante per assistenti sociali e psicologi per verificare quanto, grazie ad alcuni sport, si possano instaurare relazioni ancora più forti ed efficaci con i portatori di handicap. Il nome scelto dall’Indomita River per il progetto dunque è tutt’altro che casuale. Il contatto con l’acqua da un lato rilassa dall’altro innesca una serie di sensazioni molto forti che producono una sorta di apertura e di dialogo verso l’altro e dunque verso l’esterno e la realtà circostante. Si genera così una positiva interazione fra i partecipanti che scoprono - ognuno secondo un percorso soggettivo e individuale - il gioco di squadra, il senso di appartenenza e il brivido dell’avventura. Progetto promosso a pieni voti: a confermalo sono i sorrisi e l’entusiasmo di chi si mette in gioco, anzi in acqua, dimostrando che alla fine le emozioni parlano un linguaggio comune. Da luglio a settembre sono state effettuate 7 uscite per un totale di oltre 200 partecipanti. Alle escursioni organizzate insieme a Lavops, infatti, vanno aggiunte due discese che gli Indomiti hanno offerto agli ospiti in cura presso la Comunità il Gabbiano di Piona. Un impegno che gli associati del club di Benedetto Del Zoppo affrontano volentieri. Per noi è un dovere morale accompagnare questi ragazzi alla scoperta del fiume – spiega a tale proposito Del Zoppo – è un’esperienza che ci arricchisce molto e ci gratifica. Non mancano poi gli affezionati - aggiunge - che tornano ogni anno, come gli amici di Livigno e di Tirano che quest’anno ci hanno fatto un bellissimo regalo. A fronte di questo consuntivo, dunque, l’Indomita conferma fin da ora la propria disponibilità anche per la prossima stagione ringraziando tutti i partecipanti e il centro servizi volontariato.